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Black Friday: voglia di shopping o acquisto compulsivo? 5 modi per scoprirlo

28/11/2019

Black Friday: voglia di shopping o acquisto compulsivo? 5 modi per scoprirlo

Il Black Friday è un giorno “nero” per chi soffre di dipendenza da shopping. Stefano Lagona, psicologo e psicoterapeuta specializzato nelle nuove dipendenze, analizza il fenomeno:
«Il 6% della popolazione soffre di dipendenza da acquisto, 7 su 10 sono donne. Fenomeno da non sottovalutare, rientra nella categoria dei Disturbi Ossessivo-Compulsivi del DSM: fondamentale che i professionisti della sanità siano aggiornati su come intervenire»

Black Friday, black week e black hour, a pochi giorni dall’appuntamento più atteso dello shopping interplanetario, sale la febbre degli acquisti a tutti i costi. Da qualche giorno, #blackfriday è il topic di maggiore tendenza sui social e le piattaforme di e-commerce, così come i negozi su strada, sbandierano offerte e prezzi strepitosi per catturare l’attenzione (e il portafoglio) dei clienti.

Un’iniziativa nata negli Stati Uniti, che da qualche anno spopola in Italia e che dà un impulso positivo all’economia: quest’anno il venerdì nero vedrà oltre 20,5 milioni di persone fare acquisti, per un giro d’affari di 2 miliardi e 380 milioni di euro secondo i dati Ebay diffusi nel 2018. Una passione collettiva che per alcuni non è nient’altro che l’occasione di togliersi un piccolo sfizio o un modo utile e conveniente per anticipare i regali natalizi. Ma non è così per tutti.

La voglia di comprare può nascondere una vera e propria dipendenza dagli acquisti, che rientra nella categoria diagnostica dei Disturbi Ossessivo-Compulsivi del DSM.
«Per queste persone, il Black Friday è un giorno complicato», avvisa l’esperto, il dottor Stefano Lagona, psicologo e psicoterapeuta specializzato nel trattamento delle tossicodipendenze e delle nuove dipendenze. Un tema su cui è importante sensibilizzare anche i professionisti della sanità. E in questa direzione va il corso FAD promosso da Consulcesi Club dal titolo “Le nuove dipendenze: Internet ed il gioco d’azzardo patologicoa cura proprio del dottor Stefano Lagona.
Lo shopping compulsivo causa problemi significativi quali stress, compromissioni nella sfera relazionale e lavorativa, distruzione familiare e coniugale, gravi problemi finanziari. Chi ne è affetto, prova l’impulso irrefrenabile e immediato all’acquisto, una tensione crescente, alleviata solo comprando, finalizzata al piacere e alla gratificazione. Prima del comportamento compulsivo è frequente la presenza di stati d’ira, frustrazione, tristezza e solitudine che vengono sostituiti da una sensazione di onnipotenza ed euforia durante l’acquisto.
Un problema ampiamente sottovalutato: a soffrirne, dai dati disponibili, è il 6% della popolazione USA, una percentuale non lontana anche in Italia. Un fenomeno dilagante e sempre più preoccupante che necessita di continui aggiornamenti anche da parte del personale medico-sanitario.

Al fine di comprendere meglio il fenomeno, e per evitare allarmismi inutili, l’esperto dà 5 indicazioni di base utili ad accendere una spia d’allarme che potrebbe prevedere l’intervento di uno specialista. I 5 punti sono tratti dai criteri diagnostici di McElroy (1994).

1. L’impulso a comprare è vissuto come irresistibile e insensato, non coerente con i reali bisogni o desideri.
2. La preoccupazione, l’impulso o l’atto del comprare causano stress marcato e ansia incontrollabile seguiti un alternarsi di sentimenti di tristezza ed euforia.
3. Gli acquisti interferiscono significativamente con il funzionamento sociale e lavorativo o determinano problemi finanziari.
4. Gli acquisti sono in maniera continuativa al di sopra delle proprie possibilità.
5. La spesa consiste spesso in oggetti spesso inutili, o di cui non si ha bisogno, per un periodo di tempo prolungato.