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Servono medici, non “Dottor Google”: troppe irregolarità al Test di medicina

27/09/2018

Servono medici, non “Dottor Google”: troppe irregolarità al Test di medicina

Riceviamo centinaia di segnalazioni al nostro sportello virtuale e sui social: dal caso eclatante di Palermo all’utilizzo di smartphone, violazione delle procedure, mancati controlli. Centinaia le denunce raccolte dai nostri consulenti legali attraverso la campagna #MeLoMerito.

La road map degli Atenei sotto accusa: boom di denunce da Milano, Catania, Palermo, Bari e Roma.

«Anche quest’anno il test d’ingresso alle Facoltà di Medicina ha dimostrato gravi inefficienze dal punto di vista delle regolarità delle prove, confermando la sua inadeguatezza nel selezionare i medici del domani, che sono la linfa vitale del nostro Ssn. A confermarlo, le centinaia di segnalazioni, in particolar modo relative all’utilizzo di Google durante la prova, che ci sono giunte da parte degli studenti di tutta Italia». È l’allarme che lanciamo da anni Consulcesi, network legale leader nella tutela dei medici e di chi aspira a diventarlo. Mettiamo a disposizione dei candidati il portale web www.numerochiuso.info, attivando parallelamente una massiccia campagna social, attraverso l’hashtag #MeLoMerito, per raccogliere testimonianze e fornire informazioni su come tutelarsi in caso di scorrettezze durante la prova.

Milano, Catania, Palermo, Bari e Roma: ecco la road map delle maggiori irregolarità denunciate durante i test d’accesso alle Facoltà di Medicina.
Proprio in queste città, infatti, si è registrato un picco di casi sospetti e, a pochi giorni di distanza dall’attesa graduatoria nazionale, prevista per il prossimo 2 ottobre, le polemiche non accennano a placarsi.
Da 18 anni, da quando nel ‘99 venne istituito il Numero Chiuso, facciamo ricorsi e grazie ad essi migliaia di studenti si sono potuti immatricolare e coronare il sogno di indossare il camice bianco. Il Numero Chiuso deve essere un’eccezione e non la regola, come previsto dalla Costituzione. Da parte nostra ci siamo già attivati presso le istituzioni per avviare un dialogo che consenta di individuare una soluzione per un accesso meritocratico a Medicina, in grado di risolvere l’annoso problema delle irregolarità e al contempo di arginare la carenza di camici bianchi che si prospetta nel prossimo futuro.

Tra le denunce più frequenti da parte degli studenti si segnalano: l’utilizzo di smartphone (19%), la violazione delle procedure (16%) e i mancati controlli (10%).

Gli atenei finiti sotto accusa sono stati soprattutto l’Università Statale di Milano (14% dei casi), l’Università degli Studi di Catania (13%), l’Università degli Studi di Palermo (10%), l’Università degli Studi di Bari (9%) e La Sapienza di Roma (8%).

Intanto, le proteste e le segnalazioni da parte degli studenti continuano in questi giorni attraverso la campagna social #MeLoMerito. A loro disposizione, oltre 1000 consulenti consultabili gratuitamente attraverso il numero verde 800.122.777 e sul sito www.numerochiuso.info.