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“Prima linea. Prima e dopo”: una campagna per dire grazie a medici e operatori sanitari

16/03/2020

“Prima linea. Prima e dopo”: una campagna per dire grazie a medici e operatori sanitari

Parte oggi la nostra iniziativa “Prima linea, prima e dopo” per dire grazie a medici e operatori sanitari impegnati contro il COVID19 e per non dimenticarci di loro una volta ritornati alla normalità.

Turni massacranti, aggressioni, retribuzioni negate, strutture carenti sono i problemi che affronta il personale sanitario ogni giorno, sempre denunciati da Consulcesi. Ciò nonostante, oggi queste persone sono in prima linea a difendere la salute pubblica: un diritto costituzionale garantito solo grazie a loro.

La campagna  ha l’obiettivo di stimolare istituzioni e società civile affinché i grazie innumerevoli e pieni di riconoscenza postati sui social o pubblicati sulle teste giornalistiche si tramutino domani in tutele concrete per queste categorie.

Abbiamo scelto un’ immagine che raffigura il profilo di un uomo distrutto dalla fatica, lo stetoscopio che penzola dalle mani giunte, appoggiate sulla fronte. «È una fotografia della situazione che stanno vivendo gli operatori sanitari nella battaglia contro il Coronavirus. – dichiara Massimo Tortorella, Presidente Consulcesi – Una battaglia combattuta spesso a mani nude, senza adeguati strumenti e dispositivi di prevenzione, e proprio per questo altamente rischiosa proprio per chi ha nelle mani la salute del Paese. Uomini e donne coraggiose a cui Consulcesi, la realtà che da sempre li rappresenta e li tutela, ha voluto ringraziare uno ad uno con la campagna “Prima linea, prima e dopo”».

Lettera aperta di Massimo Tortorella, Presidente Consulcesi

«Mai come oggi, agli operatori sanitari si chiede tanto. Mai come domani, dovremmo ricordarcene. Questa emergenza ci sta insegnando quanto sia importante avere una sanità efficiente nelle strutture e nelle persone e quello che noi cittadini oggi dobbiamo fare non è solo seguire scrupolosamente le regole imposte per limitare la diffusione del virus, ma anche non dimenticare i turni massacranti, aggressioni, retribuzioni negate, strutture carenti che affrontano da anni queste persone, e nonostante questo, oggi sono in prima linea a difendere la salute pubblica.
In questi giorni di difficoltà ed ansie per tutta la popolazione gli operatori sanitari con il loro immane sacrificio sono il pilastro che sta sostenendo tutta la popolazione italiana.
Grazie di tutto. Da tutti. Come tutti gli italiani avremmo voluto abbracciarli ma come è noto non è possibile. Allora abbiamo utilizzato ciò che da sempre ci tiene in contatto, i servizi web, e così ad ognuno di loro, arriva il nostro grazie. La nostra speranza è che condividendo sui social e con ogni altro mezzo il nostro “grazie” si possa far sentire a tutti loro che tutta l’Italia è fiera di loro e che il loro in prima linea lo dovremo ricordare. GRAZIE non è abbastanza. Mai come oggi, agli operatori sanitari si chiede tanto… mai come domani, dovremmo ricordarcene.