Menu

Ricorso per il Test di Medicina 2017: vademecum e informazioni utili

17/10/2017

Ricorso per il Test di Medicina 2017: vademecum e informazioni utili

Il Test d’Ingresso per la Facoltà di Medicina e Chirurgia è una procedura nata zoppa.

Fin dalla sua introduzione ufficiale nel 1997, molti studenti hanno deciso di intraprendere il Ricorso per il Test di Medicina, sono stati sollevati molteplici dubbi di incostituzionalità del test e, anno dopo anno, il metodo di selezione è stato contestato sia fuori che dentro le aule di tribunali, università e istituzioni.

Il test è accusato di non garantire l’accesso alla Facoltà di Medicina e Chirurgia ai più meritevoli, penalizzati spesso da irregolarità nello svolgimento della prova che presenta grosse lacune di trasparenza e correttezza delle procedure.
Da queste constatazioni nasce la necessità di rivedere i criteri del Numero Chiuso, che stiamo concretizzando attraverso un’interrogazione al Senato che mira a trovare una soluzione normativa per un sistema che non funziona e danneggia sia gli studenti che il Servizio Sanitario Nazionale, oltre ad incentivare il Ricorso per il Test di Medicina.

Al centro del dibattito si inserisce con priorità e giusto peso la riduzione dei posti disponibili negli atenei, in base ad una programmazione del fabbisogno produttivo e formativo del Paese che nel corso dei prossimi anni porterà ad una diminuzione di medici specializzati sul territorio italiano, con il conseguente ridimensionamento della copertura sanitaria per la popolazione.

La diminuzione dei posti a disposizione per gli aspiranti medici è evidente anche soltanto guardando ai dati dello scorso anno:

  • 9100 posti disponibili per Medicina e Chirurgia per gli studenti residenti in Italia (nel 2016 erano 9224)
  • 606 posti per Medicina e Chirurgia per gli studenti non comunitari e non residenti in Italia (nel 2016 erano 561)
  • 908 posti per Odontoiatria comunitari, non comunitari e non residenti in Italia (nel 2016 erano 908).

A rendere il metodo di selezione ancora più limitante ed esposto a rischi procedurali, c’è la graduatoria unica a livello nazionale, mentre le prove di ammissione si svolgono a livello locale in una o più sedi, nella stessa data ed allo stesso orario: questo comporta che, non essendoci un’unica sede nazionale, le irregolarità possono essere molteplici e differenti da sede a sede.

Qui di seguito alcuni casi di irregolarità che riscontriamo più di frequente nelle segnalazioni, posto che ogni anno il concorso potrebbe presentare aspetti diversi e diversi estremi del Ricorso per il Test di Medicina:

  • Assenza della sottoscrizione della dichiarazione di veridicità dei dati anagrafici;
  • Non corrispondenza dei codici etichetta in calce all’anagrafica;
  • Questionari elaborati male;
  • Violazione del principio dell’anonimato;
  • Imparzialità nella conduzione della prova selettiva;
  • Domande non inedite, con riferimento e indicazione del libro di testo su cui sono state rilevate.

Abbiamo attivato tutti i nostri mezzi per raccogliere le testimonianze degli studenti dal giorno stesso del test, chiedendo a tutti di condividere la loro esperienza per delineare la situazione di quest’anno.

E anche dopo l’uscita delle graduatorie, che rende più chiara la situazione di ogni concorrente, stiamo continuando a raccogliere notizie sulle irregolarità riscontrate durante le prove, per poter avere un quadro più chiaro relativo alla legittimità della graduatoria nazionale nonché relativo alla posizione dei singoli studenti e quindi alla possibilità di intraprendere il Ricorso per il Test di Medicina.

Il passaggio successivo da parte nostra è quello di presentare le proposte per i ricorsi, che individuiamo in due tipologie.

  • RICORSO INDIVIDUALE
    Dove sussistano situazioni particolari relative al singolo candidato (annullamento prova, sostituzione elaborato, studenti diversamente abili, DSA, discalculi, ecc) la posizione andrà vagliata singolarmente ed eventualmente potrà essere oggetto di un Ricorso per il Test di Medicina individuale.
  • RICORSO COLLETTIVO
    In relazione alle contestazioni su alcuni vizi di illegittimità della procedura a carattere più generale, le seguenti motivazioni risultano rilevanti e adeguate per avviare un ricorso collettivo:

    • Indebita riduzione dei posti da parte del Ministero
    • Criterio del fabbisogno produttivo
    • Corretta determinazione delle capacità ricettive
    • Domande non inedite
    • Ipotesi di reato attinenti lo svolgimento delle prove (noti fatti di Napoli, ecc)

Il ricorso potrà essere fatto collettivamente, in quanto tali contestazioni incidono in modo generale sulla graduatoria unica nazionale, con l’impossibilità di determinare preventivamente (ex ante) l’ammissione o meno del ricorrente.
In questi casi, a seconda dell’orientamento giurisprudenziale e delle censure eventualmente ritenute fondate, potrebbe assumere rilevanza il punteggio ottenuto (e la posizione in graduatoria), che, comunque, verranno indicati nel ricorso.

In relazione a eventuali domande errate o risposte plurime potrebbe rendersi opportuno un ricorso collettivo a parte con la specifica indicazione delle risposte date ai quesiti interessati, cioè quelli di logica, considerati ridondanti per il loro carattere generale, con verifica del superamento della prova di resistenza (peraltro contestabile in ragione dell’unicità della graduatoria).

Chiunque voglia intraprendere il ricorso è invitato a segnalare tutte le irregolarità che ha rilevato durante la prova, ad inoltrare documentazione (anche video/audio) della stessa e a scrivere se necessario un breve resoconto da allegare alla documentazione per l’adesione.

L’organo giudicante è il TAR del Lazio, in quanto si tratta di un atto amministrativo di rilevanza generale. Al Tribunale Amministrativo verranno trasmessi gli atti entro 60 giorni dall’uscita della graduatoria.

  • Richiesta sospensiva: congela temporaneamente gli effetti dell’atto impugnato, cioè la graduatoria nazionale. Se il TAR accoglie la richiesta, gli effetti della graduatoria vengono sospesi e agli studenti viene permesso di immatricolarsi in attesa della pronunciazione finale sul ricorso, che avviene nella fase di merito.
  • Merito per annullamento graduatoria: dopo l’accoglimento della sospensiva, tutti gli atti vengono trasmessi al tribunale che alla fine del procedimento emana una sentenza a carattere definitivo. In caso positivo, questa si traduce nell’annullamento e quindi nell’inefficacia della graduatoria.

Per ulteriori informazioni sulla documentazione da allegare per intraprendere il ricorso, costi e tempi, invitiamo a visitare il sito del nostro Sportello Informativo all’indirizzo www.numerochiuso.info o a contattare i nostri consulenti, per un primo parere gratuito, al numero verde 800122777.