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Adolescenti e fake news: la guida dei pediatri per riconoscere le bufale “no vax”

09/04/2018

Adolescenti e fake news: la guida dei pediatri per riconoscere le bufale “no vax”

Secondo il rapporto Censis “I media e il nuovo immaginario collettivo” a più della metà degli utenti di internet è capitato di dare credito a fake news circolate in rete: è successo spesso al 7,4%, qualche volta al 45,3%, per un totale pari al 52,7%.

Se per tre quarti degli italiani (77,8%) si tratta di un fenomeno pericoloso, con notizie create ad arte per inquinare il dibattito pubblico e che favoriscono il populismo, i giovani invece danno meno peso a queste valutazioni. Il 44,6% dei ragazzi ritiene, infatti, che l’allarme sulle fake news sia sollevato dalle vecchie élite, come i giornalisti, che a causa del web hanno perso potere.

Ciò ha inevitabili ripercussioni anche sull’informazione medico-scientifica, e rende i giovani facili prede della disinformazione, soprattutto in materia di vaccini. Ma come riconoscere le fake news che circolano sul web, e cosa chiedersi quando ci si imbatte in un sito che tratta il delicato tema delle vaccinazioni? A questo scopo, in collaborazione con il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione e il dottor Giuseppe Mele, Presidente SIMPe (Società Italiana Medici Pediatri)  abbiamo stilato una guida pensata proprio per gli adolescenti.

 

Come riconoscere la disinformazione in 9 passi

 

1. Andate oltre il titolo.
Titoli “acchiappalike”, estremi, con inviti a conoscere “la verità”, cui segue una storia non documentata e con poca attinenza con il titolo servono spesso solo ad ottenere un click, anche per puri scopi commerciali.

2. Controllate la fonte.
State alla larga da blog sconosciuti, infarciti di pubblicità, siti satirici o con nomi che possono creare confusione.

3. Controllate la data di pubblicazione.
Deve essere sempre presente. A volte circolano notizie vecchie spacciate per nuove, che non sono più attuali o addirittura sono già state smentite.

4. Chi è l’autore?
Autori non presenti e rintracciabili, profili fake, troll… chiunque può scrivere sul web, perché tutti ne hanno il diritto. Ma alcuni ne abusano diffondendo fake news!

5. Controllate link e fonti.
Le fonti citate spesso sostengono esattamente l’opposto di quanto viene scritto nell’articolo: non vi affidate al nome prestigioso indicato nella fonte, verificate se effettivamente quel riferimento è stato utilizzato in modo legittimo.

6. Controllate foto e citazioni.
Si riportano spesso immagini riferite ad altri eventi, foto alterate, citazioni di personaggi importanti manipolate ad hoc soltanto per ottenere credito e ingannare il pubblico.

7. Attenzione al bias di conferma.
Occhio alle notizie pensate per innescare reazioni emotive e che promuovono convinzioni preesistenti (il cosiddetto “bias di conferma”). Tutti noi cerchiamo informazioni e notizie che confermino le nostre convinzioni e le rafforzino in modo positivo. Attenzione: quando siamo troppo convinti di qualcosa siamo più inclini a manipolazioni su quel tema!

8. Verificate su altre testate.
Una notizia vera è quasi sempre riportata da altre testate. Un articolo isolato che annuncia importante rivelazioni è quasi sempre falso.

9. Condividete responsabilmente!
La condivisione di notizie false può generare effetti a catena anche molto gravi. Prima di premere su “condividi” è meglio essere certi di ciò che si sta facendo. Parlarne con qualcuno e scambiarsi opinioni può essere un buon antidoto alla “condivisione alla cieca”.

 

A cosa stare attenti quando si incontra un sito sui vaccini: 6 domande da porsi.

1. È chiaramente identificabile lo scopo e il responsabile del sito?
2. Il responsabile e/o amministratore del sito è contattabile?
3. È presente un conflitto di interessi?
4. Il sito cita aneddoti sugli effetti avversi dei vaccini al posto di evidenze scientifiche?
5. Le notizie sono valutate da esperti scientifici prima di essere pubblicate? Quali sono le loro credenziali?
6. Sono chiaramente distinguibili i fatti dalle opinioni?

 

Queste e altre utili informazioni sono contenute nel corso FAD del provider ECM 2506 Sanità in-Formazione dal titolo: “Adolescenti: vaccinazioni e rivaccinazioni”, realizzato in partnership con Consulcesi Club, di cui è responsabile scientifico il dottor Giuseppe Mele, Presidente SIMPe (Società Italiana Medici Pediatri) che ha curato anche il corso FAD “Meningite: mina vagante da disinnescare”.